Il ministro del Lavoro del Qatar respinge la richiesta di risarcire i lavoratori migranti

2 Novembre 2022

@Photo by Sean Gallup/Getty Images

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In un’intervista all’Agenzia France-Presse, il ministro del Lavoro del Qatar Ali bin Samikh al-Marri ha definito “una trovata pubblicitaria” la campagna di Amnesty International per risarcire i lavoratori migranti che hanno subito violazioni dei diritti umani.

Il ministro ha aggiunto che “le porte [del suo ministero] sono aperte” e che “se c’è una persona che ha diritto a un risarcimento e non lo ha ancora ricevuto, si faccia avanti e l’aiuteremo”.

Nel maggio 2022 Amnesty International e altre organizzazioni hanno lanciato una campagna per chiedere al Qatar e alla Federazione internazionale delle associazioni calcistiche (Fifa) di avviare un programma di risarcimenti in favore dei lavoratori migranti che hanno subito violazioni dei diritti umani nella preparazione dei mondiali di calcio del 2022.

La campagna ha ricevuto il sostegno di numerosissimi tifosi, di molte federazioni calcistiche e di aziende-sponsor. La stessa dirigenza della Fifa ha riconosciuto che il tema dei risarcimenti è importante, anche se non si è ancora impegnata pubblicamente in tal senso.

“Siamo profondamente dispiaciuti per questo rifiuto di aderire alla richiesta di maggiori risarcimenti. Gran parte dei lavoratori migranti rientrati in stati come il Nepal e il Bangladesh non avranno così alcun risarcimento per i salari non versati e per le esorbitante somme spese con le agenzie di collocamento, per non parlare delle famiglie che hanno perso i loro cari sul lavoro in Qatar che hanno disperato bisogno di sostegno finanziario”, ha commentato Steve Cockburn, direttore del programma Giustizia economica e sociale di Amnesty International.