Illustrazione di Dinah Rajemison
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Il 28 febbraio, proprio il giorno prima della Giornata internazionale “zero discriminazioni” e poco dopo che il paese era stato eletto a far parte del Consiglio Onu dei diritti umani, il parlamento del Ghana ha adottato una spietata e discriminatoria legge contro le persone Lgbtqia+.
La norma, ufficialmente denominata “Legge sui diritti umani sessuali e sui valori familiari”, è una delle peggiori del continente africano. Punisce chiunque sostenga le persone Lgbtqia+ – difensori dei diritti umani, operatori sanitari, giornalisti, insegnanti e proprietari di abitazione – con pene fino a 10 anni di carcere.
Già quando la proposta di legge era stata presentata in parlamento, le persone Lgbtqia+ avevano iniziato a subire sfratti, licenziamenti e violenze.
Amnesty International ha sollecitato il presidente ghanese Nana Akufo Addo a rispettare i diritti umani di tutte le persone e a non far entrare in vigore, negando la sua firma, la legge approvata dal parlamento.