Iran, ancora rinviata l’esecuzione di un minorenne al momento del reato

26 Novembre 2021

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Aggiornamento del 26/11/2021 – “Il 24 novembre Arman Abdolali è stato messo a morte. Una decisione che mostra tutta la crudeltà del sistema della giustizia in Iran, perpetuando un ciclo di violenza e soprusi continuo.  Arman è stato ucciso senza che la famiglia o il suo avvocato fossero avvisati preventivamente, in violazione della legge che impone l’obbligo di informare gli avvocati prima dell’esecuzione.”

 


 

Aggiornamento del 02/11/2021 Dopo l’ennesimo rinvio, Amnesty International ha appreso che l’esecuzione di Arman Abdolali è prevista all’alba di mercoledì 3 novembre.  

Il 31 ottobre Arman ha chiamato i suoi genitori, raccontando loro che sarebbe stato trasferito in isolamento in attesa dell’impiccagione.  

È la quarta volta in meno di un mese – la settima in totale – che le autorità iraniane hanno programmato, rimandato e riprogrammato ancora l’esecuzione di Arman.  

 


Aggiornamento del 27/10/2021 A pochi giorni dall’esecuzione prevista per il 27 ottobre, Arman Abdolali non è stato trasferito in isolamento, come era prassi nelle settimane precedenti. Le autorità iraniane non hanno fissato una nuova data per l’esecuzione.

Lunedì 25 ottobre, quando le Nazioni Unite hanno esaminato una risoluzione sulla promozione e la protezione dei diritti umani in Iran, il Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani in Iran ha sollevato serie preoccupazioni sull’uso della pena di morte da parte del paese, anche contro persone minorenni al momento del reato. Alcuni stati hanno specificamente invitato le autorità iraniane a sospendere qualsiasi piano per l’esecuzione di Arman Abdolali.

La campagna portata avanti da Amnesty International per fare pressione sul governo iraniano continua: per Arman, ogni giorno potrebbe essere l’ultimo.

 


Aggiornamento del 20/10/2021 – Rimandata per la terza volta l’esecuzione di Arman Abdolali. La condanna a morte è ora prevista per il 27 ottobre. Amnesty International continua a chiedere l’annullamento della condanna, affinché sia celebrato un processo equo. 

 


Aggiornamento del 18/10/2021 – L’esecuzione di Arman Abdolali, rinviata due volte negli ultimi giorni, è stata programmata per il 20 ottobre.

 


L’esecuzione di Arman Abdolali, condannato a morte per un reato di cui è stato accusato quando aveva 17 anni, è stata nuovamente rimandata. Si tratta del secondo rinvio in pochi giorni.

L’esecuzione era stata riprogrammata per il 16 ottobre, ora rinviata senza alcuna motivazione. Arman è tornato in una cella condivisa, ma nel giro di poche ore è stato nuovamente trasferito in isolamento, informato che la condanna a morte verrà eseguita nei prossimi giorni.

La storia

Abdolali è stato condannato a morte nel dicembre 2015 al termine di un processo irregolare basato su confessioni estorte sotto tortura. Secondo il verdetto del tribunale, nel 2014 l’imputato avrebbe ucciso la fidanzata facendone sparire il corpo, dimostrando in questo modo di avere la “maturità mentale” per comprendere la natura e le conseguenze del reato commesso.

La sentenza è stata confermata dalla Corte suprema nel luglio 2016, non tenendo conto del fatto, pur emerso nei processi di primo e secondo grado, che Abdolali era stato tenuto in isolamento per 76 giorni e ripetutamente picchiato affinché firmasse una “confessione”.

Poi, nel febbraio 2020, la Corte suprema è tornata sui suoi passi ordinando un nuovo processo, conclusosi con una nuova condanna a morte. Il tribunale ha ammesso che, essendo trascorsi tanti anni, non era possibile stabilire la “maturità mentale” di Abdolali ma che, in assenza di prove del contrario, questa doveva essere data per assodata.

Le richieste di Amnesty International

L’Iran è uno dei pochi paesi al mondo che continua ad applicare la pena di morte per i minorenni. Il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione sui diritti dell’infanzia, di cui la Repubblica islamica è firmataria, vietano l’uso della pena di morte per reati commessi da una persona di età inferiore ai 18 anni.

Amnesty International sta continuando a lanciare gli ultimi appelli alle autorità iraniane affinché la condanna a morte di Abdolali sia annullata e sia celebrato un nuovo processo secondo gli standard del diritto internazionale sui processi equi.