Iran, sei uomini rischiano l’amputazione delle dita dopo processi iniqui e torture

4 Dicembre 2020

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Le autorità iraniane devono sospendere immediatamente l’amputazione delle dita per sei uomini accusati di rapina in seguito a processi iniqui e “confessioni” estorte con la tortura.

Lo ha affermato Amnesty International rendendo noti i risultati di una dettagliata analisi che riporta cifre spaventose, fornite dal gruppo per i diritti umani Abdorrahman Boroumand Center: negli ultimi venti anni, in media, le autorità iraniane avrebbero amputato le dita ad almeno una persona ogni due mesi e fustigato almeno due persone a settimana.

Amnesty International ha appreso che le autorità giudiziarie e i funzionari della prigione di Urumieh, nella provincia dell’Azerbaigian occidentale, si stanno preparando a portare una ghigliottina nella prigione di Urumieh per amputare le dita di sei uomini, Hadi Rostami, Mehdi Sharfian, Mehdi Shahivand, Kasra Karami, Shahab Teimouri Ayeneh e Mehrdad Teimouri Ayneh.

Le autorità iraniane sono ancora una volta pronte con i loro strumenti di tortura per mutilare e traumatizzare deliberatamente le persone con pene corporali terribilmente crudeli”, ha detto Diana Eltahawy, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa.

L’amputazione è una tortura punita dalla giustizia e un reato grave per il diritto internazionale. Chiediamo alle autorità iraniane di annullare immediatamente le condanne di amputazione, abolire tutte le forme di pene corporali e concedere alle vittime rimedi validi”.

Dopo processi profondamente iniqui, i sei uomini sono stati condannati alla “completa recisione di quattro dita della mano destra” secondo quanto stabilito dal Codice penale islamico dell’Iran per alcuni tipi di rapina. A tutti gli uomini era stato negato l’accesso agli avvocati nella fase delle indagini e i tribunali si sono basati su “confessioni” estorte con le torture.

Le preoccupazioni per l’imminente esecuzione delle sentenze arrivano dopo che, il 23 novembre 2020, le autorità giudiziarie di Teheran hanno sottoposto a 74 frustate Davoud Rafiee, un attivista per i diritti dei lavoratori, per aver “offeso” il ministro del Lavoro.

Amnesty International chiede alla comunità internazionale, all’Unione europea, ai suoi stati membri e agli organismi Onu per i diritti umani di intervenire con urgenza per evitare che le autorità iraniane amputino le dita di questi sei uomini”, ha aggiunto Diana Eltahawy.

I funzionari giudiziari, della procura e della prigione responsabili dell’ordine e dell’esecuzione di tali atti di tortura devono essere assicurati alla giustizia in processi equi”, ha concluso Diana Eltahawy.

Ulteriori informazioni

Secondo l’Abdorrahman Boroumand Center, durante gli ultimi venti anni, le autorità iraniane hanno amputato le dita ad almeno 129 persone e ne hanno sottoposte a frustate almeno 2134, tra cui 17 minori.