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La mattina dell’8 settembre tre curdi – i cugini Zaniar e Loghman Moradi e Ramin Hossein Panahi, sono stati messi a morte nella prigione di Raja’i Shahr a Karaj.
Questo il commento di Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e l’Africa del >Nord di Amnesty International:
“Si tratta di una notizia orribile: nonostante le richieste delle Nazioni Unite e di altri organismi per i diritti umani di fermare le esecuzioni, queste sono avvenute ugualmente“.
“Sia i cugini Moradi che Ramin Hossein Panahi avevano subito processi gravemente irregolari: per lunghi periodi di tempo dopo l’arresto non avevano potuto incontrare avvocati e familiari e in seguito avevano dichiarato di essere stati costretti a ‘confessare’ sotto tortura“.
“Condannandoli a morte dopo processi del genere ed eseguendo le sentenze questa mattina, le autorità iraniane hanno ancora una volta dimostrato il loro chiaro disprezzo per il diritto alla vita“.
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