Amnesty International
Tempo di lettura stimato: 3'
In relazione alle notizie dell’Associated Press secondo cui a Mosul vi sono state tra le 9000 e le 11000 vittime civili, Lynn Maalouf, responsabile delle ricerche di Amnesty International sul Medio Oriente, ha dichiarato:
“Siamo orripilati, ma non sorpresi, da questi nuovi dati. Questi numeri sono assolutamente in linea con le nostre precedenti conclusioni sulle migliaia di civili uccisi durante la battaglia per Mosul e sul fatto che queste morti siano state causate non solo dal cosiddetto Stato islamico, ma anche dalle forze irachene e di coalizione. La stima dell’AP è più di dieci volte superiore le cifre riportate dalle forze della coalizione, che hanno rivendicato la responsabilità di solo 326 morti”.
“Il fallimento delle forze irachene e della coalizione di riconoscere e indagare sulle morti dei civili a Mosul è una palese abdicazione di responsabilità. Chiediamo trasparenza e un onesto resoconto pubblico del vero costo umano di questa guerra, nonché un’indagine immediata condotta dalla coalizione a guida Usa e dalle forze irachene nelle violazioni e negli attacchi illegali documentati da Amnesty International e da altri gruppi indipendenti durante la battaglia per Mosul”.
“Molte di queste morti riportate di recente si riferiscono a civili uccisi o schiacciati sotto edifici danneggiati in attacchi della coalizione e delle forze governative irachene che erano sproporzionati o altrimenti indiscriminati. La coalizione a guida Usa e le forze irachene non hanno preso in considerazione la realtà sul terreno. Se queste forze avessero pienamente rispettato il loro obbligo di prendere le necessarie precauzioni per ridurre al minimo le vittime civili, alcune delle vaste distruzioni e delle perdite di vite civili avrebbero potuto essere evitate”.
Ulteriori informazioni
A luglio 2017, Amnesty International ha pubblicato “A tutti i costi: la catastrofe di civili a Mosul ovest” sulle violazioni commesse da tutte le parti coinvolte nel conflitto a ovest di Mosul, in Iraq.
Nel rapporto, Amnesty International ha invitato la coalizione a guida Usa e il governo iracheno a riconoscere pubblicamente la portata e la gravità della perdita di vite civili durante la battaglia di Mosul, per evidenziare la necessità di risarcire le vittime e le famiglie delle vittime di violazioni, e cessare immediatamente l’uso di armi esplosive in aeree civili densamente popolate.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 21 dicembre 2017
Per interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio Stampa
Tel. 06 4490224 – cell. 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it