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Amnesty International ha condannato come atti di disprezzo per la vita umana la serie di deliberati attacchi mortali compiuti nell’ultima settimana da palestinesi contro civili sia in Israele che nei Territori occupati.
Solo il 19 novembre, due distinti attacchi palestinesi hanno causato cinque vittime: tre israeliani, uno statunitense e un palestinese. ‘In un escalation di tensione, nell’ultima settimana abbiamo assistito a una serie di riprovevoli attacchi da parte dei palestinesi contro i civili israeliani, con l’apparente obiettivo di uccidere persone ritenute ebrei israeliani‘ – ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. ‘Attaccare volutamente i civili è un atto contrario a uno dei più fondamentali principi del diritto internazionale e non è mai giustificabile. Sia le autorità israeliane che quelle palestinesi devono assicurare l’adozione di misure che, nel rispetto del diritto internazionale dei diritti umani, proteggano le vite umane e portino in giudizio i responsabili. Israele deve inoltre porre fine alla prassi di demolire le abitazioni, una punizione collettiva nei confronti della popolazione palestinese‘ ha proseguito Luther.
Il 19 novembre, un palestinese ha accoltellato a morte due civili all’ingresso di una sinagoga nella zona sud di Tel Aviv. L’attacco è avvenuto al momento della preghiera di mezzogiorno. L’attentatore ha cercato di entrare nella moschea ma è stato fermato all’esterno dai fedeli ed è stato successivamente arrestato. Lo stesso giorno, nei pressi dell’insediamento illegale di Gush Etzion, un palestinese ha sparato contro un autobus uccidendo tre civili, poi con la sua automobile ne ha investita un’altra finendo per essere catturato. La settimana prima, il 13 novembre, un palestinese aveva ucciso due civili israeliani lungo una strada nella zona meridionale dei Territori palestinesi occupati.
Nel contesto dell’ulteriore attuale crisi di violenza, scoppiata due mesi fa, Amnesty International ha anche documentato una serie di uccisioni illegali, comprese esecuzioni extragiudiziali, da parte delle forze di sicurezza israeliane ai danni di civili palestinesi, così come attacchi di coloni nei loro confronti e contro le loro abitazioni. Sempre nell’ultima settimana, le forze israeliane hanno ucciso cinque civili palestinesi: due nel corso delle proteste e tre nel corso di scontri armati. Altri due palestinesi sono morti per le ferite riportate l’11 e il 12 novembre, durante ulteriori manifestazioni.