Kuwait, dopo quasi sei anni riprendono le esecuzioni

1 Aprile 2013

Tempo di lettura stimato: 1'

L’esecuzione di tre condanne a morte, avvenuta la mattina del 1° aprile 2013, rappresenta un deprecabile regresso nella storia dei diritti umani del Kuwait.

I tre uomini messi a morte mediante impiccagione, un pakistano, un saudita e un bidun (privo di cittadinanza) erano stati giudicati colpevoli di omicidio.

Le ultime esecuzioni avevano avuto luogo nel maggio 2007.

I prigionieri in attesa dell’esecuzione in Kuwait sono almeno 44. Amnesty International ha sollecitato le autorità kuwaitiane a non procedere a ulteriori esecuzioni, a commutare tutte le condanne a morte e a modificare la legislazione del paese affinché non sia più prevista la pena capitale.

Approfondisci la campagna ‘NO alla pena di morte’

Iscriviti alla rete ‘NO alla pena di morte’