Legge sulle Ong, segnale forte della Ue all’Ungheria

13 Luglio 2017

Amnesty International Ungheria

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Un “segnale forte” contro la legge ungherese sulle Ong “progettata per stigmatizzare e diffamare le Ong“. Iverna McGowan, direttrice dell’Ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee, ha commentato in una nota ufficiale le notizie secondo le quale la Commissione Europea avvierà una procedura di infrazione per giudicare l’Ungheria responsabile sulla legge che stigmatizza le organizzazioni non governative che ricevono finanziamenti dall’estero.

“Questi attacchi violenti contro la società civile – ricorda McGowan – non sono accettabili all’interno dell’Unione europea”.

L’Ungheria deve annullare la legge sulle Ong

Dal 27 giugno, le Ong che ricevono ogni anno oltre 24.000 euro di finanziamenti da altri paesi hanno avuto 15 giorni di tempo per iscriversi al registro delle “Ong finanziate dall’estero”. La legge prevede ora un sollecito a farlo entro 30 giorni a quelle Ong che non hanno rispettato la prima scadenza e, in caso di rifiuto, entro ulteriori 15 giorni.

Se al termine di questo periodo, un’Ong avrà ancora rifiutato di registrarsi, i giudici potranno elevare una multa pari a 2.917 euro, convocare un’Assemblea generale per ripristinare la legalità delle sue attività o decretarne lo scioglimento.

“Amnesty International non rispetterà la legge se non sarà costretta a farlo da un tribunale – ha confermato McGowan –. È in flagrante violazione del diritto europeo e del diritto fondamentale alla libertà di associazione. L’Ungheria deve annullare la legge prima che causi ulteriori danni alla società civile e ai preziosi servizi che questa fornisce alla società ungherese”.

Legge sulle Ong: un assalto ai diritti

Costringendo le Ong – compresa Amnesty International Ungheria – a definirsi “finanziate dall’estero“, il governo ungherese cerca di screditare il loro lavoro e di renderle ostili all’opinione pubblica. Il senso della legge è che le Ong finanziate dall’estero possono servire “interessi stranieri” e i fondi che ricevono possono contribuire a “mettere in pericolo la sovranità e la sicurezza nazionale dell’Ungheria“.

Amnesty International Ungheria presenterà un ricorso costituzionale. La legge risulterà con ogni probabilità discriminatoria rispetto alle norme dell’Unione europea e in contrasto col diritto di associazione, che comprende il diritto di cercare, ricevere e usare fondi da fonti estere ed internazionali.