L’impegno degli stati del G7 per un miliardo di dosi di vaccino agli stati più poveri è una goccia nell’oceano

11 Giugno 2021

Tempo di lettura stimato: 3'

Commentando l’impegno, annunciato oggi dal vertice degli stati del G7, di destinare attraverso forniture e finanziamenti un miliardo di dosi di vaccino agli stati più poveri, la segretaria generale di Amnesty International Agnés Callamard ha diffuso questa dichiarazione:

“Questo impegno è davvero una goccia nell’oceano. Un miliardo di dosi non arriverebbe neanche a coprire tutta la popolazione dell’India, figuriamoci quella globale. Non è sufficiente, non risolve i problemi di fondo e dà l’idea di un certo egoismo di fondo, considerato che i dati a disposizione prevedono che alla fine dell’anno gli stati del G7 avranno un’eccedenza di tre miliardi di dosi rispetto al fabbisogno”.

“Invece di adempiere ai loro obblighi internazionali attraverso una deroga temporanea ai brevetti sui vaccini, sui testi e sui trattamenti sanitari e la condivisione di tecnologia utile a salvare vite umane, i leader del G7 hanno optato per la solita via di mezzo, un gesto del tutto insufficiente rispetto al proclamato impegno di vaccinare la popolazione mondiale entro la fine del 2022”.

“Da questi leader ci aspettiamo che intacchino i profitti delle grandi aziende farmaceutiche, mettano da parte gli egoismi e s’impegnino genuinamente a garantire che ogni persona abbia accesso al vaccino, a prescindere da dove vive. L’unico modo per ottenere questo obiettivo è di derogare immediatamente alle norme sulla proprietà intellettuale e assicurare il trasferimento di conoscenza e tecnologia relative ai vaccini a tutti i produttori qualificati di vaccini del mondo”.

L’Alleanza popolare per il vaccino – una rete di organizzazioni e attivisti che chiede vaccini per tutti e per tutte, ovunque e gratuiti – ha calcolato che, di questo passo, gli stati più poveri del mondo termineranno di vaccinare la loro popolazione nel 2078. Al contrario, gli stati del G7 contano di concludere le loro campagne vaccinali nel gennaio 2022”.