Myanmar, Amnesty International: l’affamamento dei rohingya evidenzia i pericoli dei ritorni prematuri

6 Marzo 2018

© Andrew Stanbridge / Amnesty International

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Commentando le dichiarazioni delle Nazioni Unite secondo le quali Myanmar prosegue la sua campagna di pulizia etnica nei confronti dei rohingya, anche portandoli alla morte per fame, James Gomez, direttore di Amnesty International per l’Asia sudorientale e il Pacifico, ha dichiarato:

“Le conclusioni delle Nazioni Unite riecheggiano tristemente le nostre, ossia che è fuor di dubbio che la feroce campagna di pulizia etnica contro i rohingya sia ancora in corso. I rohingya in fuga ci hanno detto di essere ancora tenuti in una condizione di fame forzata, nel tentativo di spingerli silenziosamente fuori dal paese”.

“Si tratta di un’ulteriore prova che qualsiasi piano per il rimpatrio organizzato dei rifugiati rohingya dal Bangladesh è estremamente prematuro. Nessuno dovrebbe essere riportato in Myanmar fino a quando non sia possibile per i rohingya farlo volontariamente, in sicurezza e dignità – il che è chiaramente impossibile al momento”.

“Le autorità di Myanmar devono porre fine a tutte le operazioni che mirano ad allontanare forzatamente i rohingya dalla loro terra, o con le armi o portandoli alla fame. Per la comunità internazionale inoltre non è più rimandabile il momento di intervenire in maniera significativa, anche imponendo un embargo sulle armi e sanzioni mirate”, ha concluso Gomez.

Ulteriori informazioni

Il 7 febbraio Amnesty International ha pubblicato un rapporto che rivelava come la campagna di pulizia etnica contro i rohingya fosse ancora in corso. Il rapporto mostrava nel dettaglio come le autorità stessero negando l’accesso al cibo, fossero coinvolte in furti sistematici e stessero sottoponendo donne e ragazze a violenza sessuale. Il rapporto integrale è online all’indirizzo: https://www.amnesty.it/myanmar-nuove-prove-sulla-pulizia-etnica-ancora-corso-rohingya/

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 6 marzo 2018

Per firmare l’appello in favore dei rohingya:

https://www.amnesty.it/appelli/myanmar-centinaia-rohingya-ancora-dispersi/

Per interviste:

Amnesty International Italia – Ufficio Stampa

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