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Il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury, è tra gli ospiti invitati a presentare il libro “Padre Mosé” scritto da Don Mussie Zerai e il giornalista Giuseppe Carrisi.
All’evento, in programma l’8 marzo alle 19,30 presso la libreria Giufà, via degli Aurunci, 38 a Roma, interviene anche Igiaba Scego, giornalista e scrittrice di origini somale.
Il libro
“Padre Mosé” racconta la storia di Mussie Zerai, arrivato da Asmara a Roma nel 1992. E da quando, ragazzo diciassettenne, è arrivato solo nel nostro paese, non si è fermato più. Il suo legame con emarginati e migranti è cominciato alla stazione Termini, dove in tanti cercavano soccorso e rifugio e dove Mussie ha trovato la sua strada, facendosi aiutare e aiutando gli altri.
In questi anni sofferti e turbolenti in cui l’Italia da porto di partenza si è fatta approdo, il suo nome è diventato sempre più noto. Soprannominato ”l’angelo dei profughi”, candidato al Nobel per la Pace nel 2015, definito ”pioniere” dal Time, Mussie Zerai ormai non è più solo. Con la sua agenzia Habeshia ogni giorno si fa sentire: offre aiuto e denuncia, portando alla luce tragedie e drammi dimenticati, ma anche responsabilità, silenzi e omissioni.
“È da quando ho cominciato a occuparmi di migranti che – racconta don Mussie Zerai –, ogni giorno, mi chiedo: perché succede tutto questo? E la risposta è stata sempre la stessa: perché qualcuno – sul piano politico – non ha fatto il suo dovere. Se quei disperati avessero potuto raggiungere l’Europa per vie legali e sicure, senza essere costretti ad affidarsi ai mercanti di morte, non avrebbero terminato i loro giorni in fondo al mare“.
IWelcome
Nel corso degli anni Amnesty International ha sensibilizzato l’opinione pubblica sul tema dei migranti e dei richiedenti asilo. Con l’ultima campagna dedicata al tema, in particolare, chiediamo un nuovo approccio globale ai movimenti migratori fondato su una vera cooperazione internazionale e su una più equa ripartizione delle responsabilità e degli oneri finanziari derivanti dalla crisi internazionale dei rifugiati.