I Paesi Bassi pronti a emendare la legislazione sullo stupro

10 Novembre 2020

Tempo di lettura stimato: 2'

Rispondendo alle sollecitazioni della società civile olandese, il Ministro per la Giustizia e la Sicurezza dei Paesi Bassi, Ferdinand Grapperhaus, ha annunciato l’imminente avvio di consultazioni per emendare la legislazione in materia di stupro, affinché ogni forma di sesso priva di consenso venga qualificata come stupro.

La normativa vigente, sulla base della quale se non vi è prova di coercizione non si può parlare di stupro, è obsoleta e inadeguata in un paese nel quale il 19% delle donne e il 3% degli uomini ha dichiarato di aver avuto l’esperienza di una penetrazione senza consenso.

Anche Spagna e Danimarca dovrebbero essere prossime a dotarsi di una legislazione sullo stupro basata sull’assenza del consenso. In Italia Amnesty International ha avviato una campagna per ottenere lo stesso risultato.

Al momento sono solo nove gli Stati dello Spazio Economico Europeo in cui è in vigore una legislazione adeguata e in linea con quanto disposto dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, meglio conosciuta come Convenzione di Istanbul.

Ci auguriamo che quanto prima anche l’Italia introduca il principio del consenso nella nostra legislazione perché tale modifica contribuirebbe a garantire il pieno accesso alla giustizia alle vittime di violenza sessuale. Da luglio 2020 chiediamo l’adeguamento della nostra normativa e una forte spinta ad un cambiamento culturale perché sia chiaro che il sesso senza consenso è uno stupro”, dichiara Tina Marinari, coordinatrice della campagna #IoLoChiedo.