Polizia negli Usa: “Non rispetta il diritto di manifestazione pacifica e mette in pericolo vite umane”

1 Giugno 2020

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La risposta delle forze di polizia alle proteste degli ultimi giorni in molte città degli Stati Uniti sta “esasperando una situazione già tesa”.

Rachel Ward, direttrice delle ricerche di Amnesty International USA, ha commentato con una nota ufficiale, l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia statunitensi impegnate nel mantenimento dell’ordine pubblico in occasione delle proteste sulla morte di George Floyd.

Le forze di polizia – spiega Ward – stanno venendo meno ai loro obblighi di diritto internazionale di rispettare e favorire il diritto di manifestazione pacifica, esasperando una situazione già tesa e mettendo in pericolo la vita delle persone. Città dopo città, stiamo assistendo a episodi di uso eccessivo e non necessario della forza, di cui chiediamo immediatamente la fine“.

In base alle notizie riportate dalla stampa circa 1.400 persone sono state arrestate in 17 città statunitensi da martedì, oltre un terzo a Los Angeles.

L’uso di equipaggiamento pesante e di armi a uso militare per fronteggiare proteste ampiamente pacifiche rischia d’intimidire persone che vogliono esercitare il loro diritto di manifestazione pacifica. Queste tattiche possono portare a un aumento della violenza. Equipaggiare le forze di polizia come se fossero su un campo di battaglia può dare loro l’idea che un confronto violento e un conflitto siano inevitabili. La polizia deve favorire il raffreddamento della situazione prima che questa peggiori, demilitarizzare il proprio approccio e dialogare con gli organizzatori delle proteste per ridurre la tensione e prevenire la violenza oppure intervenire al primo segnale di violenza in modo da proteggere il diritto di manifestazione pacifica degli altri” ha commentato Ward.

Ogni uso non necessario ed eccessivo della forza deve cessare immediatamente e tutte le denunce di uso del genere nei confronti dei manifestanti dev’essere sottoposto a indagini. Gli agenti di polizia che hanno violato la legge devono essere chiamati a rispondere del loro operato” ha aggiunto.

Le proteste sono scoppiate a seguito del diffondersi della notizia della morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020, nella città di Minneapolis, in Minnesota, a seguito del suo arresto. Le immagini dell’agente Derek Chauvin che trattiene Floyd a terra, con le braccia ammanettate dietro la schiena, immobilizzandolo attraverso la pressione esercitata con il proprio ginocchio sinistro sul collo di quest’ultimo hanno fatto il giro del mondo.

Chiediamo al governo federale e alle autorità cittadine e statali di affrontare rapidamente e in modo intelligente i motivi di fondo di queste proteste e prendere immediate misure per porre fine alle uccisioni illegali di afroamericani e di altre persone. Occorrono processi nei confronti dei responsabili e l’adozione di leggi che autorizzino l’uso della forza letale solo come caso estremo per prevenire un’imminente minaccia alla vita. Chiediamo al congresso di approvare il PEACE Act, che contiene disposizioni sull’uso della forza conformi agli standard internazionaliIl razzismo e il suprematismo bianco stanno alimentando le uccisioni e la risposta della polizia alle proteste. Il governo federale dovrebbe istituire una commissione nazionale per affrontare tutti gli aspetti di questa crisi, compresi gli omicidi da parte della polizia, il diritto di manifestazione pacifica e la fine della discriminazione. Il presidente Trump dovrebbe porre fine alla sua retorica e alle sue politiche violente e discriminatorieIl governo federale, a ogni livello, deve assicurare il diritto di manifestazione pacifica che è garantito dal diritto internazionale“.