Processo farsa nei territori occupati dalla Russia: condannati tre prigionieri di guerra ucraini

10 Marzo 2023

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Il 10 marzo il Comitato investigativo della Russia, l’agenzia del Cremlino incaricata di indagare sui crimini di particolare gravità, ha reso noto che tre prigionieri di guerra ucraini – Viktor Pohozei, Maksym Butkevych e Vladyslav Shel – sono stati giudicati colpevoli di crimini di guerra, ai sensi del codice penale russo, e condannati rispettivamente a otto anni e mezzo, 13 anni e 18 anni e mezzo di carcere. 

In quanto membri delle forze armate dell’Ucraina, i tre avrebbero agito in violazione delle Convenzioni di Ginevra attaccando intenzionalmente civili e, in alcuni casi, arrecando loro dei danni. 

“Queste cosiddette ‘condanne’, emesse da ‘corti supreme’ nei territori ucraini di Luhansk e Donetsk, sono una farsa e vanno considerate nulle”, ha dichiarato Denis Krivosheev, vicedirettore di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale. 

“Esercitare la ‘giustizia’ su questioni come i crimini di guerra da parte di organi giudiziari non riconosciuti nei territori ucraini occupati dalla Russia rappresenta, questa sì, una violazione del diritto internazionale umanitario: è stato negato ai prigionieri di guerra ucraini il diritto a un giusto processo e ciò è un crimine di guerra”, ha concluso Krivosheev.