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Il presidente della Repubblica Democratica del Congo Félix Tshisekedi, oggi chiude il primo mese di mandato, in tale occasione Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International, ha voluto sollecitare un’azione rapida per affrontare la drammatica situazione dei diritti umani nel paese.
Per farlo ha stilato una proposta di dieci punti dove si affrontano le questioni più urgenti in tema di diritti umani.
“Come nuovo presidente della Repubblica Democratica del Congo, Lei ha una responsabilità e un’opportunità uniche per assicurare che il Suo governo agisca rapidamente per mutare la situazione dei diritti umani in peggioramento nel paese”, ha scritto Naidoo.
“Negli ultimi 25 anni nella Repubblica Democratica del Congo sono stati commessi crimini di diritto internazionale e altre violazioni dei diritti umani che hanno causato la morte di milioni di congolesi e che nella maggior parte dei casi sono rimaste impunite”, ha aggiunto Naidoo.
I 10 punti proposti prevedono, tra gli altri, l’abolizione del divieto di svolgere manifestazioni pacifiche, la cessazione delleu restrizioni su Internet e nei confronti degli organi d’informazione, la fine del lavoro minorile e la promozione dei diritti delle donne.
Nelle raccomandazioni viene chiesto al presidente Félix Tshisekedi di mostrare la necessaria leadership per assicurare che il suo governo assuma misure concrete per migliorare il rispetto dei diritti umani dal punto di vista della sicurezza e dell’incolumità fisica, anche attraverso indagini sulle violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza e la protezione dei civili nelle zone di conflitto della Repubblica Democratica del Congo.