Giles Clarke/Getty Images Reportage
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Il Parlamento europeo ha espresso voto favorevole alla “proposta di Dublino IV”. La bozza di relazione, presentata dalla relatrice Cecilia Wikstroem intende modificare il “sistema di Dublino“, che stabilisce i criteri per determinare uno stato membro responsabile delle richieste di asilo presentate nell’Unione europea e consente di avviare negoziati con il Consiglio Europeo.
“Per anni il sistema di Dublino ha causato inutili sofferenze a troppi richiedenti asilo e rifugiati – ha commentato in una nota ufficiale Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee –. Il voto di oggi apre la strada a un sistema che darà dignità ai richiedenti asilo, privilegiando i loro legami familiari, nonché una distribuzione equa tra gli stati membri europei“.
La proposta della Commissione europea aveva sostanzialmente mantenuto il vecchio approccio secondo il quale la responsabilità verteva sul primo paese di ingresso. Essa aveva inoltre proposto una “procedura di ammissibilità obbligatoria“, che consentiva essenzialmente una prima selezione delle richieste di asilo, senza tenere conto delle richieste dei singoli individui, sulla base dei concetti di paesi terzi sicuri e primo paese di asilo. Tuttavia il Parlamento europeo ha respinto questa proposta.
“Così com’è il sistema di Dublino non funziona per i richiedenti asilo, che sono costretti ad avere esaminate le loro richieste nel loro primo paese d’ingresso, e non funziona per quei paesi europei per i quali questo comporta un onere ingiusto – ha aggiunto la direttrice McGowan –. Il voto odierno contribuirà a creare un sistema migliore, di vera solidarietà, che potrebbe funzionare per tutti“.
Il risultato di oggi è frutto di oltre un anno di negoziati tra i diversi gruppi politici del Parlamento europeo (ALDE, EPP, S&D, Greens/EFA e GUE/NGL), i voti favorevoli sono stati 43, 16 i voti contrari.