Russia, ospedale psichiatrico per lo sciamano che aveva marciato contro Putin

3 Giugno 2020

Tempo di lettura stimato: 2'

Il 2 giugno un tribunale russo ha confermato la decisione di confinare in un ospedale psichiatrico Aleksandr Gabyshev, lo sciamano che nel 2019 aveva camminato dalla Siberia fino a Mosca con l’intenzione di “purificare” il presidente Vladimir Putin prima di essere fermato dalla polizia.

Il 12 maggio la polizia aveva fatto irruzione nell’abitazione dello sciamano, in quarantena volontaria, e lo aveva portato con la forza nell’ospedale psichiatrico di Yakutsk, ufficialmente perché aveva rifiutato il test per il Covid-19.

Il tribunale russo ha dunque accolto il parere di una commissione medica che, il 29 maggio, aveva concluso che Gabyshev poneva “una minaccia per sé e per gli altri” e che soffriva di “una ipervalutazione della sua personalità” in quanto aveva espresso l’intenzione di “danneggiare il governo“.

Ora, Gabyshev è destinato a restare confinato nell’ospedale psichiatrico a tempo indeterminato.

Aleksandr Gabyshev è diventato un individuo minaccioso solo perché ha espresso il suo disprezzo per il presidente Putin. Chiediamo che sia rilasciato immediatamente“, ha dichiarato Denis Krivosheev, vicedirettore di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale.