Salviamo Noura Hussein: consegnate le prime 25.000 firme all’ambasciata sudanese

18 Maggio 2018

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La mattina del 18 maggio Amnesty International Italia ha consegnato all’ambasciata del Sudan le prime 25.000 firme raccolte per salvare la vita di Noura Hussein, che rischia l’impiccagione dopo aver ucciso per autodifesa il marito che le era stato imposto di sposare e che l’aveva stuprata.

Marco Guadagnino, direttore delle Campagne dell’organizzazione per i diritti umani, presente all’incontro richiesto da una delegazione parlamentare del Movimento 5 Stelle, ha sollecitato le autorità sudanesi a garantire a Noura Hussein un processo d’appello equo che tenga conto di tutte le circostanze attenuanti, senza ricorso alla pena di morte.

Negli ultimi anni diverse organizzazioni per i diritti delle donne si sono prodigate instancabilmente per cambiare la legge sullo status personale del Sudan, compresa l’età del matrimonio. La legge sudanese consente ai minori di sposarsi a 10 anni in violazione della costituzione provvisoria del Sudan del 2005. Il Sudan ha inoltre ratificato la Convenzione sui diritti dei minori, che definisce minore qualsiasi persona di età inferiore ai diciotto anni. L’articolo 21 della Costituzione provvisoria definisce minore “ogni persona di età inferiore ai diciotto anni”.

La petizione in difesa di Noura Hussein può essere sottoscritta all’indirizzo:
https://www.amnesty.it/appelli/salviamo-noura-hussein