© Lara Tomasetta
Tempo di lettura stimato: 2'
Martedì 13 settembre, alle 7 del mattino, è iniziato lo sgombero del campo informale per migranti in piazzale Maslax gestito da Baobab Experience nei pressi della stazione Tiburtina a Roma.
Oltre cento persone sono state portate in Questura per l’identificazione ma per loro non è stato previsto alcun tipo di alloggio sostitutivo.
Esprimiamo preoccupazione per le numerose persone – molte delle quali aventi regolare permesso di soggiorno e comunque già identificate dalle autorità competenti – rimaste prive di assistenza, di protezione e di un alloggio alternativo.
Il centro Baobab è stato definito dal ministro dell’Interno come una delle “zone franche, senza Stato e legalità”.
Nel corso di questi anni, ci siamo fatti un’idea diversa di quell’esperienza: il centro Baobab è stato, nel suo itinerare da uno sgombero all’altro, un luogo di accoglienza e solidarietà, aperto al pubblico e alla stampa, che si è preso la responsabilità di fare ciò che lo Stato, e in particolare le amministrazioni di Roma, non hanno fatto: garantire il rispetto del diritto a un alloggio adeguato a cittadini italiani senza dimora e trovare un modo decoroso, dignitoso e rispettoso dei diritti umani di fare assistenza ai migranti e ai richiedenti asilo.