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Si è tenuto la mattina del 9 luglio, in Piazza Montecitorio a Roma, un flash mob a cui abbiamo partecipato insieme a Fondazione Finanza Etica, Oxfam Italia, Movimento dei Focolari, Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace, Save the Children Italia per chiedere lo stop alle esportazioni di armi italiane utilizzate nel conflitto armato in Yemen.
Flash Mob Parlamento Stop Armi Yemen 9/7/2019 from Save the Children Italia onlus on Vimeo.
Il 9 luglio è una data fortemente simbolica: si tratta dell’anniversario dell’approvazione della Legge 185/90 che regola l’export di armamenti. Il 26 giugno scorso, proprio in virtù di quella legge, una Mozione da parte della Camera dei Deputati impegna il Governo ad “adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen“.
Con gli attivisti che hanno partecipato, abbiamo voluto portare davanti al Parlamento una simbolica “pioggia di bombe” per tenere alta l’attenzione su quella che oggi rappresenta la più grave crisi umanitaria al mondo.
Più di 7.500 bambini sono stati uccisi o feriti dall’inizio del conflitto in Yemen, per quasi la metà in seguito ai bombardamenti aerei condotti per la grande maggioranza dalla Coalizione militare a guida saudita.
La mozione recentemente votata alla Camera rappresenta un primo, importante passo positivo ma è ora fondamentale che il Governo (anche andando oltre il dettato specifico della Mozione) intraprenda immediatamente le azioni necessarie per giungere ad uno stop effettivo delle esportazioni e spedizioni di tutte le tipologie di armi non solo verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti ma nei confronti di ogni attore (statale o meno) che partecipa alle ostilità in corso in Yemen.
In tal senso chiediamo che l’Italia si faccia promotrice in seno al prossimo Consiglio Europeo di un’iniziativa formale per giungere ad un embargo Ue sugli armamenti diretti verso il conflitto in Yemen, come richiesto in numerose Risoluzioni votate dal Parlamento Europeo negli ultimi anni.
In tal senso insieme alle altre organizzazioni della società civile ribadiamo la nostra richiesta di incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, recentemente avanzata con una lettera formale che al momento non ha ancora ricevuto riscontro. Al Presidente del Consiglio vorremmo chiedere non solo rassicurazioni sull’immediato stop all’invio di armi, ma anche un maggiore sostegno dei processi diplomatici e di intervento umanitario che passi anche per un aumento delle risorse e dei fondi per porre sollievo alle condizioni della popolazione.