Sud Sudan: appello alle fazioni in guerra, fermate la violenza

19 Dicembre 2013

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Amnesty International ha sollecitato le fazioni in guerra in Sud Sudan a fermare la violenza, riportare sotto controllo le proprie truppe e impedire ulteriori attacchi contro i civili.

L’organizzazione per i diritti umani ha raccolto prove secondo le quali le due principali comunità del paese, i dinka e i nuer, stanno uccidendo civili sulla base della loro origine etnica. Il 18 dicembre sono stati uccisi anche tre peacekeeper, nel corso di un attacco di uomini armati nuer contro un centro delle Nazioni Unite in cui si erano rifugiati civili dinka.

Secondo fonti ospedaliere locali, i civili uccisi dal 15 dicembre sono oltre 500, la maggior parte dei quali a causa di colpi esplosi a bruciapelo, altri a seguito di attacchi con l’artiglieria.

Gli scontri e gli attacchi contro i civili hanno causato la fuga di almeno 14.000 persone da Bor, capitale dello stato di Jonglei, e di oltre 20.000 persone da Juba, la capitale federale del Sud Sudan.