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Il 31 ottobre 2018, come gesto riconciliatorio a sostegno dell’accordo di pace sottoscritto il 12 settembre, il presidente del Sud Sudan Salva Kiir ha graziato due condannati a morte.
Si tratta di James Gatdet Dak (nella foto), già portavoce dell’Esercito di liberazione del popolo sudanese – Opposizione, una delle due fazioni che hanno combattuto negli ultimi cinque anni una guerra fratricida e sanguinosa costata decine di migliaia di morti e quattro milioni di sfollati e di William Endley, un cittadino sudafricano che agiva come consulente del leader della fazione di opposizione ed ex vicepresidente del paese, Riek Machar, che è previsto rientri in carica nell’ambito dell’attuazione dell’accordo di pace.
Endley era stato condannato a morte per tentativo di rovesciare il governo, Gatdet per tradimento.
Prima di essere stato condannato a morte, Gatdet era stato vittima di una clamorosa violazione del diritto internazionale: registrato regolarmente come rifugiato in Kenya, nel novembre 2016 era stato rapito nella sua abitazione di Nairobi, trasferito nel Sud Sudan e qui immediatamente arrestato.
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