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Aggiornamento: La notte tra il 7 e l’8 agosto, Marvin Wilson, afroamericano, 54 anni, diagnosticato come affetto da ‘ritardo mentale’, è stato messo a morte con un’iniezione di veleno in Texas.
Se il governatore del Texas non accoglierà la richiesta di commutazione della condanna a morte, sollecitata da Amnesty International, il 7 agosto avrà luogo l’esecuzione di Marvin Wilson, afroamericano, 54 anni, diagnosticato come affetto da ‘ritardo mentale’.
Wilson è stato condannato a morte per un omicidio commesso nel 1992.
Dieci anni fa, con la sentenza Atkins v. Virginia, la Corte suprema federale proibì l’esecuzione di persone con ‘ritardo mentale’, lasciando tuttavia che fossero i singoli stati a stabilire il modo con cui rispettare tale divieto.
‘Delegare alle autorità del Texas di valutare se le singole esecuzioni violassero o meno la sentenza è stato come lasciare una volpe all’interno di un pollaio’ – ha commentato Rob Freer, ricercatore sugli Usa di Amnesty International.
Gli avvocati di Wilson hanno per due volte fatto ricorso alle corti statali e federali per chiedere l’applicazione della sentenza Atkins al loro assistito. Gli appelli sono stati respinti, nonostante un neuropsichiatra con 22 anni di esperienza alle spalle, nominato da una corte, avesse confermato il ritardo mentale di Wilson. Ora la Corte suprema federale è stata sollecitata a esaminare il caso.