Un triste anniversario per Raif Badawi

14 Giugno 2017

Raif Badawi

Tempo di lettura stimato: 5'

In occasione dei cinque anni di carcere per Raif Badawi continuiamo a chiedere libertà e giustizia.

Il blogger e prigioniero di coscienza saudita è in carcere dal 17 giugno del 2012, condannato a 10 anni. Ha già subito in pubblico 50 delle 1000 frustate previste dalla condanna. Giudicato colpevole di “offesa all’Islam”, la sua vera “colpa” è stata di aver fondato il forum online “Free Saudi Liberals“, dedicato al dibattito su temi politici e religiosi.

L’appello

Voglio dire a voi, persone libere che avete preso a cuore il destino di Raif, che le vostre proteste stanno facendo la differenza. Per favore, non fermatevi fino a quando Raif non sarà rilasciato“. Ensar Haidar, moglie di Raif Badawi.

In questi anni il nostro appello per chiedere di annullare la condanna, oltre a fare pressione sulle autorità saudite, è stato fondamentale per dimostrare vicinanza e sostegno alla famiglia del blogger e a tutti i difensori dei diritti umani che vivono in Arabia Saudita.

Firmare l’appello per Raif Badawi significa avere il coraggio di schierarsi al fianco dei difensori dei diritti umani e lavorare ogni giorno per costruire un mondo più giusto.

Firma ora

Solidarietà su Twitter

La solidarietà a sostegno di Raif Badawi e della sua famiglia è riuscita a superare qualsiasi confine nazionale. Oltre all’Italia, in tantissime nazioni sono migliaia le persone che hanno testimoniato la loro solidarietà attraverso la firma di petizioni e messaggi sui social.

In occasione di questo triste anniversario, dal 15 al 25 giugno, con una twitter action continuiamo a dare voce alle migliaia di sostenitori del blogger saudita nel mondo. Partecipa anche tu, clicca ora sull’icona di Twitter.
Tweet: .@KingSalman scrivere un blog non è un reato! Raif Badawi deve essere rilasciato ora! #FreeRaif @M_Naif_Alsaud http://bit.ly/2ruO0YV

Mail e fax jam

Dalla fine di marzo 2016 è attiva la “mail/fax jam del giovedì“: ogni settimana scriviamo all’ambasciata dell’Arabia Saudita per fare pressione e chiedere la liberazione di Raif Badawi e di altri prigionieri di coscienza sauditi.
Per partecipare, stampa e invia via fax o copia e invia via mail la lettera che trovi in calce. Quando lo fai, segnala l’invio ad action@amnesty.it: ci aiuterai a misurare l’impatto delle nostre campagne.

S.E. Dr. Rayed Khaled a. Krimly,
Ambasciatore del Regno in Italia
Ambasciata dell’Arabia Saudita
Cancelleria Via G.B. Pergolesi, 9 – 00198 Roma
Tel.: 06844851 – Fax: 068551781
E-mail.: segreteria@arabia-saudita.it
Ufficio Culturale Via Guido d’Arezzo, 5 – 00198 Roma
Tel.: 068557173 – 068540498 – Fax: 068842336
E-mail.: scitaly@moe.gov.sa

Your Excellency,

I am writing to You as supporter of Amnesty International, the non-governmental organization which, since 1961, has been working in defense of human rights, wherever in the world they are violated.

I call on you to release Raif Badawi immediately and unconditionally as he is being held solely for the peaceful exercise of his right to freedom of expression and assembly.

I call on you to quash his conviction and prison sentence and drop all charges against him.

I call on you to refrain from carrying out the flogging punishment against Raif Badawi.

I call on you to stop charging actvists with charges such as “apostasy” punishable by death sentence.

I urge you, in the meantime, to ensure that Raif Badawi is protected from torture and other ill-treatment including the flogging punishment, and given immediate and regular access to his family and lawyers of his choice and any medical attention he may require.

I call on you to take steps to ease the crackdown on activists and their use to social media.

Thank You for your attention.

Ogni frustata a Raif è una frustata a ognuno di noi

Dopo quel terribile venerdì durante il quale sono state inferte a Raif Badawi le prime 50 frustate, ogni settimana i nostri attivisti sono scesi in piazza per chiedere di annullare la condanna. Da allora Raif Badawi non ha più subito frustate in pubblico.
#FreeRaif - Non una frustata di più, libertà per Raif Badawi