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In vista dell’udienza del 10 giugno, in cui la Commissione federale per la libertà vigilata deciderà sul destino dell’attivista nativo-americano Leonard Peltier, Amnesty International ha sollecitato un provvedimento di natura umanitaria in favore del detenuto.
In una lettera inviata ai membri della Commissione, l’organizzazione per i diritti umani ha nuovamente espresso preoccupazione per il procedimento giudiziario che, nel 1977, ha portato alla condanna di Peltier e ha messo in evidenza la sua età avanzata, le gravi condizioni di salute e i quasi 50 anni già trascorsi in carcere.
Peltier, ora settantanovenne, è stato condannato per l’omicidio di due agenti federali, avvenuto nel 1975 nella riserva indiana di Pine Ridge. Si è sempre dichiarato innocente e l’udienza del 10 giugno potrebbe essere la sua ultima opportunità per tornare in libertà.
Oltre ad Amnesty International, per la sua scarcerazione si sono espressi leader e nazioni native, membri del Congresso, ex agenti dell’Fbi, vari Nobel per la pace e l’ex procuratore generale James Reynolds.