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La risoluzione “Assicurare l’accesso equo, sostenibile, tempestivo e universale di tutti gli stati ai vaccini contro la pandemia da Covid-19”, adottata il 23 marzo per consenso dal Consiglio Onu dei diritti umani, è stata giudicata da Amnesty International “un’ulteriore sottolineatura che l’accesso ai vaccini è un diritto umano fondamentale che spetta a ogni persona”.
La risoluzione sollecita l’aumento della cooperazione internazionale, esprime forti preoccupazioni per la disparità globale nell’accesso ai vaccini e sottolinea l’urgente bisogno che gli stati realizzino il diritto alla salute e il diritto a beneficiare dei progressi scientifici e della loro applicazione, accesso ai vaccini compreso.
Amnesty International continua a sollecitare gli stati e le aziende farmaceutiche a garantire che l’esclusività dei brevetti non impedisca agli stati di realizzare il diritto alla salute. A tal fine, si dovrebbe concordare una deroga provvisoria ad alcuni aspetti dell’accordo Trips riguardanti i prodotti sanitari relativi al Covid-19 e aderire al C-Tap (Covid-19 Technology Access Pool) dell’Organizzazione mondiale della sanità, una piattaforma condivisa su conoscenze e tecnologie che ha l’obiettivo di aumentare le forniture globali di vaccini.