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Il ritorno dell’ambasciatore in Egitto è una “decisione grave“. L’Italia rinuncia “all’unico strumento di pressione per ottenere verità nel caso di Giulio Regeni di cui l’Italia finora disponeva“.
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Sezione Italiana ha commentato in una nota ufficiale il ritorno al Cairo dell’ambasciatore Cantini.
“Ora tocca al governo – prosegue nella nota Marchesi – dimostrare che questa mossa temeraria può servire davvero, com’è stato sostenuto, a ottenere ‘verità per Giulio’. E che non si tratta solo di una giustificazione maldestra della scelta di sacrificare i diritti umani sull’altare di altri interessi“.
La notizia della decisione di rimandare l’ambasciatore italiano in Egitto non cambia la posizione di Amnesty International e delle migliaia di persone che, al fianco della famiglia Regeni, chiedono verità e giustizia: “Quel che è certo – ha concluso Marchesi – è che Amnesty rimane al fianco della famiglia Regeni e che la battaglia per la verità per Giulio non si ferma“.
Antonio Marchesi ha commentato il ritorno al Cairo dell'ambasciatore Cantini.
Lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni” ha fatto il giro del mondo. Insieme a La Repubblica da febbraio 2016 abbiamo lanciato una campagna per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere collocato nel passato da una “versione ufficiale” del governo del Cairo.