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Durante la repressione delle proteste che hanno infiammato il Cile nella seconda parte del 2019, il colonnello identificato dal codice “G-3” si è distinto in maniera particolare.
“G-3” è un pezzo grosso delle Forze speciali e fa parte dell’Alto comando speciale, un organismo informale di sicurezza che viene attivato nei momenti di crisi interna.
Nonostante le autorità cilene abbiano fatto il possibile per occultarne la presenza in piazza, Amnesty International è riuscita a confermare che “G-3” ha sparato più volte e in momenti diversi contro i manifestanti.
Ad esempio, era in piazza l’8 novembre, quando intorno alle 18.30 lo studente di 21 anni Gustavo Gatica venne raggiunto da una serie di proiettili di gomma agli occhi e rimase cieco. Quel giorno “G-3” sparò 170 colpi. Non in aria, ma ad altezza di persona.
Il 9 dicembre l’indagine interna dei Carabineros aveva concluso che Gustavo era stato ferito da altri manifestanti.
I codici identificativi per le forze di polizia in sevizio di ordine pubblico sono utili. Qui l’appello di Amnesty International Italia per la loro introduzione.
Post di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, pubblicato sul blog Le persone e la dignità