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Le persone in tutto il mondo stanno oggi affrontando un’emergenza sanitaria senza precedenti a causa della diffusione della pandemia da Covid-19.
La tecnologia può e dovrebbe svolgere un ruolo importante durante questo sforzo per salvare vite umane, anche diffondendo messaggi di sanità pubblica e aumentando l’accesso all’assistenza sanitaria.
Tuttavia, nel nome della lotta contro la pandemia, alcuni governi si stanno affrettando ad espandere il loro uso delle tecnologie di sorveglianza per tracciare gli spostamenti di individui e persino intere popolazioni.
Se lasciate incontrollate e incontrastate, queste misure hanno il potenziale per alterare radicalmente il futuro del diritto alla privacy e degli altri diritti umani.
I governi hanno l’obbligo di garantire il diritto alla salute e di prevenire, curare e controllare le epidemie. Per fare ciò, possono temporaneamente limitare alcuni diritti umani per rispondere alle emergenze sanitarie in modo tempestivo e coordinato. Tuttavia, un aumento delle misure di sorveglianza sarà illegale a meno che non soddisfino criteri rigorosi. I governi devono essere in grado di dimostrare che le misure attuate sono previste dalla legge, necessarie, proporzionate, temporanee e che sono attuate con trasparenza e adeguata supervisione.
Questo, in pratica, significa che le misure di sorveglianza devono essere le misure meno invasive disponibili per ottenere il risultato desiderato. Non devono fare più male che bene.
Le lezioni apprese dalla storia recente ci dicono che esiste un vero pericolo: le misure di sorveglianza diventano dispositivi permanenti. Sulla scia degli attacchi dell’11 settembre 2001, l’apparato di sorveglianza del governo si è notevolmente ampliato. Una volta che queste capacità e infrastrutture sono state istituite, i governi raramente hanno la volontà politica di rimuoverle.
Mentre ci riuniamo per affrontare questa crisi senza precedenti, è importante avere una visione a lungo termine delle misure che stiamo adottando per combattere il virus.
Queste possono sopravvivere alla crisi e definire l’aspetto della sorveglianza in un mondo “post Covid-19”.
È importante che i diritti umani per tutti rimangano al centro di questa visione per il futuro.