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Amnesty International Italia ha accolto positivamente la decisione del giudice per le indagini preliminari di Ragusa, che il 16 aprile ha disposto il dissequestro della nave Open Arms, ormeggiata nel porto di Pozzallo dal 18 marzo. L’imbarcazione della Ong spagnola Proactiva Open Arms era stata posta sotto sequestro dopo aver salvato, tre giorni prima, 218 migranti nel Mediterraneo.
Già il 27 marzo il giudice per le indagini preliminari di Catania aveva escluso il reato di associazione criminale, inizialmente formulato dalla procura catanese.
Nel provvedimento di dissequestro si cita quanto più volte affermato da Amnesty International, ossia che “la Libia non è ancora in grado di riaccogliere i migranti soccorsi in mare nel rispetto dei loro diritti fondamentali”.
Quando il 15 marzo la Open Arms rifiutò di consegnare i migranti soccorsi alla Guardia costiera libica, come preteso dalla Guardia costiera italiana, agì “in stato di necessità”.