Emergenza Covid-19: garantire salute e alloggio alle persone senza fissa dimora a Roma

5 Aprile 2020

Tempo di lettura stimato: 3'

Con una nota ufficiale abbiamo chiesto a Virginia Raggi, sindaca di Roma, un intervento più ampio a tutela delle persone senza fissa dimora.

L’amministrazione locale deve prevedere una presa in carico efficace dei quasi 8000 senza fissa dimora che vivono sul territorio di Roma, garantendo la possibilità di un alloggio e di accesso ai servizi igienico-sanitari di base per potersi proteggere dall’infezione da Covid-19.

Il 4 aprile la sindaca Raggi ha proposto l’esame del tampone alle persone senza fissa dimora che vivono nell’area della capitale intorno alla stazione ferroviaria Tiburtina.

Consapevoli dello sforzo portato avanti dalle amministrazioni locali nell’attuare le misure adeguate per far fronte a questa situazione di emergenza e proteggere al meglio la salute delle persone, chiediamo che queste misure tengano conto anche delle persone più fragili e che, pertanto, sia garantito loro anche un altro diritto fondamentale: quello a un alloggio adeguato.

Difendere il diritto alla salute e a un alloggio adeguato per le persone più vulnerabili è un imperativo sociale anche e soprattutto nei momenti di emergenza.

Per questo motivo stiamo monitorando attentamente gli interventi messi in campo dagli amministratori locali e raccomandiamo l’allestimento di strutture comunitarie dove le persone possano dormire e trascorrere tutte le ore diurne, senza l’obbligo di uscire durante la giornata, avendo anche l’accesso ai servizi igienico-sanitari di base.

Per sconfiggere il Covid-19 è importante dare la possibilità di stare in un alloggio adeguato anche a chi una casa non ce l’ha.

In Italia, infatti, sono oltre 50.000 le persone che vivono in strada, in situazioni di estrema precarietà, isolamento o nei cosiddetti assembramenti di necessità: persone che non hanno un alloggio dove ripararsi e la cui salute è a rischio, così come la salute di tutte le persone con cui possono entrare in contatto.