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Sakae Menda, il primo condannato a morte rilasciato nella storia moderna della pena di morte in Giappone, è deceduto il 5 dicembre all’età di 95 anni nella sua abitazione, nella prefettura di Fukuoka.
Menda era stato scarcerato nel 1983, dopo aver trascorso nel braccio della morte quasi 34 anni. Era stato condannato all’impiccagione nel 1950, giudicato colpevole di un omicidio nel corso di una rapina al termine di un processo irregolare, in cui vennero ignorate le prove a sostegno del suo alibi e furono ammesse false testimonianze.
Dopo la scarcerazione, ottenuta dopo ben sei richieste di un nuovo processo, Menda divenne testimone della campagna per l’abolizione della pena di morte delle organizzazioni per i diritti umani del Giappone.
Nel 2001 fu ospite di una serie di incontri promossi in Italia da Amnesty International e dalla Comunità di Sant’Egidio.