La pena di morte ai suoi estremi: in Nigeria graziato un centenario, in Egitto un minorenne

13 Giugno 2019

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Dopo 19 anni nel braccio della morte, giudicato colpevole di aver commissionato un omicidio, il 7 giugno Pa Celestine Egbunuche è uscito da una prigione di massima sicurezza dello stato di Enugu, in Nigeria.

Il provvedimento di grazia, recita un comunicato ufficiale, “è dovuto alle condizioni di salute e all’età avanzata” dell’ormai ex detenuto: Pa Celestine Egbunuche ha 100 anni.

Appena scarcerato, è stato ricoverato in ospedale. Nonostante sia entrato in prigione a 80 anni compiuti e ne sia uscito centenario, la sua salute è soddisfacente.

Come quella di Hatem Zaghloul (nella foto), arrestato nel 2014 in Egitto quando era ancora minorenne e condannato a morte lo stesso anno in un “maxi-processo” di 545 imputati al termine del quale vennero emesse altre 528 sentenze capitali per un attentato mortale a una stazione di polizia del Cairo.

Con grande tenacia i suoi avvocati e le ong Reprieve e Amnesty International hanno cercato di dimostrare la sua innocenza. Ci sono riusciti: la sentenza è stata ridotta a 10 anni e poi l’11 giugno è arrivata la grazia.

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