Il veto Usa alla risoluzione sul cessate il fuoco è spietato

9 Dicembre 2023

©MOHAMAD ZAANOUN/Middle East Images/AFP via Getty Images

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Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha così commentato il veto posto dagli Usa al testo della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco nei Territori palestinesi occupati e in Israele:

“Col loro veto, gli Usa hanno mostrato uno spietato disprezzo per le sofferenze dei civili di fronte a uno sconvolgente numero di vittime, alla vasta distruzione e a una catastrofe umanitaria senza precedenti in corso nella Striscia di Gaza occupata”.

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“Gli Usa hanno brandito il veto come un’arma contro il Consiglio di sicurezza, pregiudicando ulteriormente la sua credibilità e capacità di adempiere al mandato di mantenere la pace e la sicurezza internazionale”.

“Non può esistere alcuna giustificazione per continuare a impedire un’azione concreta del Consiglio di sicurezza per fermare questo enorme bagno di sangue di civili. L’uso del veto è moralmente indifendibile. Gli Usa sono venuti meno al dovere di prevenire crimini atroci e sostenere il diritto internazionale”.

“Oltre a impedire l’adozione di un cessate il fuoco che avrebbe posto fine alla sofferenza della popolazione civile di Gaza, contribuito al ritorno a casa degli ostaggi e calmato le tensioni che si stanno moltiplicando in quella regione, gli Usa stanno continuando a trasferire al governo di Israele munizioni che contribuiscono a decimare intere famiglie”.

“Essendo l’unico stato che ha posto il veto, è evidente che gli Usa si stanno isolando da buona parte del mondo e da un’ampia porzione della loro stessa popolazione. Non aver compreso il significato storico del momento è la dimostrazione di una completa assenza di leadership globale”.

“Gli Usa pretendono di essere campioni di un ordine basato sul rispetto delle norme internazionali ma i loro palesi doppi standard e il disprezzo per il diritto internazionale hanno ripercussioni che vanno ben oltre l’orribile catastrofe di Gaza, indebolendo il già fragile sistema internazionale per la protezione dei civili nei conflitti”.

Come movimento di oltre 10 milioni di persone, sollecitiamo tutti ad agire immediatamente e a premere sui rispettivi governi per ribadire che il diritto internazionale esiste per proteggere tutte le persone e porre fine a questa carneficina attraverso un duraturo cessate il fuoco. Ripristinare l’umanità è un pre-requisito per gettare le basi di un futuro imperniato sui diritti di tutte le persone, sulla fine dell’apartheid e sulla giustizia e la riparazione per le vittime”.

 

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