Iran: necessaria un’indagine indipendente sul grave ferimento di Armita Garawand

7 Ottobre 2023

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Amnesty International ha sollecitato la comunità internazionale a pretendere che le autorità dell’Iran consentano a una delegazione indipendente, comprendente esperti delle Nazioni Unite, di entrare nel paese per indagare sulle circostanze che hanno determinato il ricovero ospedaliero di Armita Garawand, una ragazza di 16 anni che il 1° ottobre è svenuta a bordo della metropolitana – secondo varie denunce, tra cui una testimonianza oculare pubblicata dal “Guardian”, dopo essere stata colpita da un’addetta ai controlli sull’obbligo d’indossare il velo – e che da allora è in coma. Vi sono sempre più prove che smentiscono la versione ufficiale delle autorità.

Nei giorni successivi al ricovero, la giornalista indipendente Maryam Lotfi è stata arrestata mentre stava indagando sull’episodio. I mezzi d’informazione statali hanno trasmesso video di propaganda con interviste a parenti e amici di Armita Garawand che, con evidente riluttanza, confermano la versione ufficiale secondo la quale la ragazza sarebbe svenuta per un calo di pressione.

Oltre al tentativo di nascondere la verità, le autorità iraniane hanno diffuso una versione ripassata al montaggio delle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso. Gli esperti dell’Evidence Lab di Amnesty International hanno verificato che la velocità delle immagini è stata accelerata in quattro diversi momenti e che mancano tre minuti e 16 secondi di filmato.

“Le autorità iraniane stanno portando avanti una campagna coordinata di dinieghi e distorsioni per nascondere la verità su quanto accaduto. Ciò ricorda in modo drammatico la falsa narrazione e le spiegazioni implausibili circa il ricovero in ospedale di Mahsa Amini, poco più di un anno fa”, ha dichiarato Diana Eltahawy, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“Dato che non c’è prospettiva di un’indagine indipendente e imparziale a livello nazionale, la comunità internazionale deve pretendere che le autorità iraniane consentano l’accesso nel paese a una delegazione indipendente internazionale per scoprire la verità e che cessino le minacce e le intimidazioni nei confronti di parenti e amici di Armita Garawand e dei giornalisti che cercano di scoprire cosa sia realmente accaduto”, ha sottolineato Eltahawy.