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A seguito della deposizione del presidente Bashar al-Assad in Siria, diversi governi europei hanno deciso di sospendere le domande di asilo dei siriani e delle siriane.
Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee, ha dichiarato:
“La situazione in Siria è estremamente instabile. Cinque decenni di brutalità e repressione non possono essere superati dall’oggi al domani. Tuttavia, i governi europei non hanno perso tempo a bloccare le domande di asilo dei siriani.
In questo momento di cambiamenti e incertezze, gli stati europei devono evitare di far precipitare le persone rifugiate e richiedenti asilo in situazioni di ulteriore precarietà. Al contrario, la sicurezza e la dignità delle persone in cerca di asilo devono essere poste al centro delle decisioni politiche, e non sacrificate alle politiche anti-migratorie sempre più diffuse in Europa.
In conformità con il diritto internazionale e gli standard sulla protezione delle persone rifugiate, le richieste di asilo devono essere trattate in modo rapido ed efficace. I paesi europei devono continuare a considerare le circostanze individuali di ciascun richiedente asilo caso per caso. Devono immediatamente revocare le decisioni di sospendere le domande di asilo dei siriani e respingere ogni proposta di rimpatrio o di restrizione al ricongiungimento familiare”.
In una dichiarazione trasmessa in diretta sulla televisione nazionale siriana l’8 dicembre 2024, le forze di opposizione hanno dichiarato di aver posto fine al regime del presidente siriano Bashar al-Assad e di aver liberato prigionieri politici. Amnesty International ha esortato le forze di opposizione a rompere con le violenze del passato.
Poco dopo la destituzione del presidente Assad, paesi europei come Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Svezia e Regno Unito hanno annunciato che avrebbero rivisto le loro prassi in materia di asilo alla luce di questi sviluppi, principalmente considerando o attuando una sospensione delle domande di asilo in corso, presentate da persone di nazionalità siriana.
Ad oggi, le informazioni credibili sulla situazione della sicurezza in Siria sono scarse ed è ancora poco chiaro quali gruppi armati controllino le diverse città e territori e come intendano governare le aree conquistate. Gli attacchi resi noti in Siria da parte di Israele, Stati Uniti e Turchia, così come i conflitti tra gruppi armati, rischiano di mettere ulteriormente in pericolo la popolazione civile.