L’orrore delle prigioni siriane: ucciso attivista per i diritti umani di origine palestinese

2 Agosto 2017

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I familiari hanno dovuto attendere quasi due anni per ottenere la conferma che Bassel Khartabil, programmatore informatico e attivista per i diritti umani nato in Siria da genitori palestinesi, è stato ucciso.

Khartabil era stato arrestato il 15 marzo 2012 dai servizi segreti militari di Damasco. Dopo otto mesi di detenzione in una località sconosciuta, era stato trasferito nella prigione di ‘Adra. Da qui, il 3 ottobre 2015, era riuscito a informare i suoi familiari che stava per essere spostato in un altro centro sconosciuto.

Secondo le informazioni ricevute dai familiari, l’uccisione di Khartabil risalirebbe a quel periodo e sarebbe avvenuta a seguito di una condanna a morte emessa dopo un processo irregolare e a porte chiuse celebrato dal tribunale militare da campo di al-Qaboun, a Damasco.

Khartabil aveva ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Index of Censorship Digital Freedom Award 2013 per aver usato la tecnologia al fine di promuovere una Rete libera e aperta. Nel 2012 la rivista Foreign Policy lo aveva inserito tra i primi 100 pensatori globali “per aver insistito, malgrado gli ostacoli, sul carattere pacifico della rivoluzione siriana”.