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Nell’ambito della campagna #nessunoescluso, abbiamo selezionato tramite un bando alcune associazioni che hanno varato iniziative a favore di persone e gruppi vulnerabili che vivono in strutture non adeguate a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Le associazioni selezionate sono l’Associazione Arci – Comitato Territoriale di Torino, il centro di accoglienza Binario 95 e l’organizzazione umanitaria Medici per i Diritti Umani (MEDU).
“Amnesty International Italia, che si finanza grazie a donazioni da privati cittadini, vuole sostenere concretamente le organizzazioni che lavorano con i gruppi vulnerabili maggiormente esposti alle conseguenze dell’epidemia – ha dichiarato in una nota ufficiale Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia – e garantire che siano messe in pratica le misure di prevenzione introdotte per fermare la diffusione del virus, la salute è un diritto universale e non devono esserci discriminazioni di alcun genere nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso“.
Giovedì 21 maggio, a partire dalle 18, sulla pagina Facebook di Amnesty International Italia nell’ambito della campagna #nessunoescluso, Ilaria Masinara (Amnesty International Italia) insieme ad Alice Graziano (Arci Torino), Alessandro Radicchi (Binario 95) e Alberto Barbieri (Medu) discuteranno de La tutela dei soggetti più fragili ai tempi del Covid-19.
Le attività di Arci Torino si basano sul recupero delle eccedenze alimentari per offrire gratuitamente 65 pasti caldi al giorno in alcune strutture di Torino, Moncalieri e Carmagnola con modalità asporto e garantire così il distanziamento sociale previsto dalla legge italiana.
Binario 95 ha invece richiesto un contributo per continuare a garantire accoglienza, orientamento ed ascolto all’interno dei servizi offerti alle persone senza dimora, nei locali alla stazione Termini di Roma. A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, la cooperativa Europe Consulting Onlus, che gestisce il centro, ha dovuto fronteggiare un incremento notevole di costi per garantire la pulizia e la sanificazione della struttura e la fornitura di beni primari, come dispositivi di protezione individuale, kit igienico-sanitari, biancheria intima, disinfettanti e prodotti per la cura e l’igiene di chi vive in strada.
MEDU, infine, intende migliorare le condizioni sanitarie della popolazione senza fissa dimora o che vivono presso insediamenti informali a Roma, Firenze, Prato, Pistoia e nella Piana di Gioia Tauro. L’obiettivo è l’implementazione di misure di screening sanitario, prevenzione del Covid-19 e individuazione precoce dei casi sintomatici tra queste comunità attraverso una campagna di informazione e assistenza.
Persino i migliori e più ricchi sistemi sanitari sono stati travolti.
Così come in poche settimane questo virus letale si è moltiplicato e ha contagiato centinaia di migliaia di persone, con la stessa velocità sta amplificando esponenzialmente tutte le ingiustizie. Perché il virus non discrimina, i governi tendono a farlo.
In futuro potremo anche avere delle cure efficaci contro il Covid-19 e magari un vaccino. Ma dobbiamo agire adesso per contenere i suoi effetti devastanti sulle persone più vulnerabili, che vivono una vita precaria, che sono in condizioni di svantaggio.
Solo uniti usciremo da questa crisi, solo se nessuno resterà escluso saremo più forti domani.