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Venerdì 15 ottobre al Salone del libro di Torino si terrà la presentazione del libro “Non siete stati ancora sconfitti” di Alaa Abd el-Fattah (Hopefulmonster Editore), una raccolta di scritti del più noto esponente della rivoluzione egiziana del 2011 patrocinata da Amnesty International Italia e Arci.
Dalle 16 alle 17 Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, Elisabetta Benigni, Laura Cappon e Filippo Miraglia, discuteranno della terribile situazione delle carceri in Egitto.
L’ingresso è gratuito senza bisogno di prenotazioni. Maggiori informazioni a questo link.
La storia di Alaa Abd el-Fattah
Alaa Abd el-Fattah, nato al Cairo nel 1981, viene arrestato per la prima volta nel 2006 per aver preso parte a una manifestazione in favore dell’indipendenza dei giudici. Dal 2011 è entrato e uscito dal carcere più volte.
Divenuto il simbolo della dissidenza egiziana, Alaa Abd el-Fattah si trova da oltre due anni nella famigerata prigione di massima sicurezza Tora 2 (nota come “Lo scorpione 2”), dove le condizioni detentive sono aberranti e decine di prigionieri hanno intrapreso scioperi della fame.
Considerato prigioniero di coscienza da Amnesty International, el-Fattah è diventato il simbolo di un’intera generazione di giovani egiziani pronti a rischiare tutto, inclusa la propria vita, per i diritti umani.
Il libro
Il libro, prima traduzione italiana degli scritti dell’attivista e blogger, è nato grazie alla collaborazione di una rete internazionale di editor e giornalisti, che insieme alla famiglia dell’autore hanno raccolto e pubblicato gli articoli e le riflessioni di el-Fattah.
I diritti umani in Egitto
La storia di el-Fattah è la storia di tante, troppe persone in Egitto.
Nel corso degli anni, Amnesty International ha documentato più volte la drammatica situazione dei diritti umani nelle carceri egiziane, dove i detenuti sono sottoposti a torture e a trattamenti inumani e degradanti.