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Microsoft ha annunciato con un post l’avvio di un test sulla crittografia che riguarderà alcuni utenti di Skype.
Si tratta di un “primo passo in avanti” secondo Joshua Franco, direttore del programma Tecnologia e diritti umani di Amnesty International.
“La crittografia – ha aggiunto in una nota ufficiale Franco – è uno strumento fondamentale per proteggere il diritto alla privacy e la libertà d’espressione degli utenti di Internet. Le ricerche condotte da Amnesty International hanno rivelato che molte aziende stanno lasciando indifesi i loro utenti”.
La privacy è un diritto. Tutti noi abbiamo il diritto di mantenere private le nostre conversazion online. È fondamentale difendere i nostri diritti e stabilire limiti ai poteri di sorveglianza che i governi si sono segretamente concessi.
“Le aziende che non prevedono una crittografia completa stanno di fatto consegnando le chiavi alla criminalità informatica e all’invadente sorveglianza degli agenti statali – ha concluso il direttore di Amnesty International –. Poiché la comunicazione si trasferisce sempre più online, le aziende devono dimostrare di stare dalla parte dei diritti umani: il futuro della libertà d’espressione è, almeno in parte, nelle loro mani“.
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