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Il 17 dicembre il parlamento danese ha approvato la legge che, dopo la firma della Regina, riconoscerà che il sesso senza consenso è stupro.
“È un grande giorno per le donne della Danimarca. Una legge antiquata e pericolosa sullo stupro viene gettata nella pattumiera della storia. La nuova legge aiuterà a porre fine alle diffuse stigmatizzazioni e all’impunità per questo reato”, ha dichiarato Anna Błuś, ricercatrice di Amnesty International sui diritti delle donne.
“Poiché la cultura discende della legge, quello di oggi è un primo importante passo verso il cambiamento. Il prossimo sarà iniziare a edificare una cultura in cui ognuno accetti che il sesso si basa sul consenso e in cui chi opera nel settore giuridico abbia un’elevata consapevolezza di quanto siano dannosi gli stereotipi e i miti sul genere”, ha aggiunto Błuś.
“Sebbene la legge non sia perfetta nello spiegare che la passività di reazione non può essere interpretata come consenso, siamo comunque di fronte a un profondo passo avanti per la Danimarca”, ha sottolineato Błuś.
“A questo giorno storico non si è arrivati per caso, ma grazie ad anni di campagne delle sopravvissute allo stupro le quali, raccontando le loro dolorose storie, hanno contribuito a far sì che altre donne non dovessero vivere il loro stesso incubo”, ha proseguito Błuś.
“È incredibile che la Danimarca sia solo il 12° stato in Europa a riconoscere che il sesso senza consenso è stupro. Ma le prospettive per un cambiamento sono concrete in altri stati”, ha concluso Błuś.
Secondo dati del ministero della Giustizia, ogni anno in Danimarca 11.400 donne sono sottoposte a stupro o a tentato stupro. Una ricerca dell’Università della Danimarca del Sud stima che il numero possa essere oltre il doppio. Ciò nonostante, nel 2019 vi sono state solo 1017 denunce di stupro che hanno dato luogo a neanche 80 condanne.