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Il 19 agosto in via Curtatone a Roma è avvenuto lo sgombero di un palazzo occupato dal 2013 da una comunità composta in larga parte da rifugiati e richiedenti asilo del Corno d’Africa.
“Lo sgombero è stato eseguito in mancanza di una soluzione alternativa di alloggio, col risultato che centinaia di persone (compresi minori e disabili) sono state costrette a dormire nella piazza antistante il palazzo sgomberato o in altri luoghi di fortuna“ ha dichiarato in una nota ufficiale Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia.
Immediata la richiesta di fornire una soluzione e un alloggio alle circa sessanta persone coinvolte dalle operazioni di polizia.
“Auspichiamo che gli incontri e i negoziati in corso possano nell’immediato fornire un alloggio sicuro agli sgomberati e porre le basi per una seria politica di accoglienza, da parte del comune di Roma, di cui vi è urgente bisogno“.
Il 25 agosto il portavoce di Amnesty International Italia ha ribadito in un’intervista al sito di Repubblica la condanna della nostra organizzazione per l’uso “eccessivo e ingiustificato” della forza da parte delle forze di polizia coinvolte nell’operazione di sgombero.
“Le autorità di questa città devono porre in essere un piano di accoglienza serio” ha concluso Noury.