Siria: l’accordo sulle “zone sicure” non autorizzi i governi a rimandare indietro i rifugiati

5 Maggio 2017

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Amnesty International ha chiesto ai governi di non approfittare dell’accordo sulle quattro “zone sicure”, promosso dalla Russia e sottoscritto da Turchia e Iran il 4 maggio, per rimandare indietro i rifugiati siriani che si trovano sul loro territorio.

Il conflitto in Siria continua a divampare e ogni giorno persone vengono arrestate arbitrariamente, torturate e uccise. Secondo il diritto internazionale, i rifugiati devono essere protetti dal rimpatrio forzato finché rischiano di subire gravi violazioni dei diritti umani. Pertanto, gli stati che ospitano rifugiati siriani hanno l’obbligo di non rimpatriarli, poiché la loro libertà e la loro stessa vita sono ancora in pericolo“, ha dichiarato Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche presso l’ufficio regionale di Amnesty International di Beirut.

Le cosiddette ‘zone di sicurezza’ non dovrebbero essere usate dai governi neanche per chiudere le loro frontiere e negare a chi fugge dal conflitto e dalla persecuzione in Siria il diritto di chiedere asilo“, ha concluso Maalouf.