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Il parlamento turco si prepara a votare, il 29 luglio, una serie di emendamenti alla Legge su Internet che, se approvati, richiederanno a piattaforme quali Twitter, Facebook e YouTube di attenersi a regole rigorosissime. In caso contrario, potranno vedersi ridurre la banda Internet a disposizione, subire multe esorbitanti e persino andare incontro a procedimenti giudiziari.
“Siamo in vista dell’ennesimo e forse il più grave attacco alla libertà d’espressione in Turchia. Già oggi i giornalisti passano anni in carcere per le loro inchieste e gli utenti dei social media devono censurarsi per timore di offendere le autorità“, ha dichiarato Andrew Gardner, ricercatore di Amnesty International sulla Turchia.
“Se approvata, la nuova normativa aumenterà enormemente il potere del governo di censurare contenuti e avviare procedimenti penali contro gli utenti del social media. Si tratta di una palese violazione della libertà d’espressione online, in contrasto con le norme e gli standard del diritto internazionale“, ha aggiunto Gardner.
Le norme all’esame del parlamento prevedono tra l’altro che le piattaforme con sede all’estero e più di un milione di utenti in Turchia dovranno nominare un responsabile di cittadinanza turca che si occuperà delle indagini e dei procedimenti giudiziari relativi a offese online, altri reati sui social network e rimozione dei contenuti sgraditi alle autorità.