credit: Carlos Becerra
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“In Venezuela sembra che vincere le elezioni e far parte di un partito che si oppone al governo siano motivi sufficienti per finire in prigione“. Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe, ha commentato in una nota ufficiale l’arresto di quattro dirigenti dell’opposizione, la rimozione dall’incarico di altre 11 persone e il mandato d’arresto spiccato nei confronti di ulteriori cinque.
Il governo Maduro sta stringendo sempre più la morsa nei confronti di ogni forma di dissenso e innalzando la repressione a nuovi, spaventosi livelli.
“Il sistema giudiziario non dovrebbe mai essere strumentalizzato per mettere a tacere gli oppositori, soprattutto quelli eletti – ha proseguito Guevara-Rosas –. Prima è andato ad arrestarli nelle strade, poi chi li rappresenta nelle istituzioni. Quanto oltre vorrà spingersi il governo venezuelano per ridurre al silenzio chi la pensa diversamente? La risposta è terribile“.
La situazione politica e la crisi umanitaria del Venezuela hanno raggiunto il punto di rottura.
“Le autorità devono interrompere immediatamente il tentativo di ridurre al silenzio coloro che vogliono semplicemente attirare l’attenzione sulla crisi dei diritti umani nel paese. L’ipotesi che una commissione per la verità istituita dal governo possa indagare imparzialmente sulle violazioni dei diritti umani che l’amministrazione Maduro nega di aver commesso nel modo più assoluto è semplicemente assurda“, ha concluso Guevara-Rosas.