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Aggiornato il 03/12/2020 – Patrick George Zaki, 27 anni, attivista e studente dell’Università di Bologna, resta in stato di detenzione preventiva in Egitto.
Per la prima volta, dopo quasi dieci mesi di carcere, l’avvocata di Patrick Zaky, Huda Nasrallah, ha potuto visitare il giovane attivista nella prigione del Cairo dove è detenuto dallo scorso febbraio.
“Il sollievo che deriva dal fatto che Patrick incontri i familiari e oggi anche la sua legale è però molto attenuato, quasi annullato, dai dettagli che poi arrivano da questi incontri. L’idea che Patrick da nove mesi dorma per terra la dice lunga sulle sofferenze aggiuntive che il regime carcerario egiziano produce, oltre al fatto che sta trattenendo un innocente“. Così all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“Ribadiamo la richiesta, ancora una volta, al Governo italiano perché si dia seriamente da fare in vista anche del 7 gennaio, il Capodanno copto. Noi desideriamo che quel giorno Patrick sia libero per festeggiare il Capodanno con la sua famiglia e che poi i successivi giorni del 2021 li passi dove desidera, magari a Bologna dove lo aspettiamo e lo aspettano in tanti“.
Insieme all’Università di Bologna e Comune di Bologna abbiamo scritto una lettera all’ambasciatore italiano al Cairo, Giampaolo Cantini, per chiedergli di fare pressione sul governo egiziano affinché Patrick George Zaki sia rilasciato il prima possibile o gli sia concesso almeno di scontare la detenzione preventiva presso il suo domicilio.
La richiesta dell’intervento dell’ambasciatore in Egitto avviene dopo lo stillicidio di udienze convocate e rinviate nelle ultime cinque settimane in un paese dove peraltro l’attività giudiziaria è pressoché ferma a causa della pandemia da Covid-19.
A destare forti preoccupazioni sono le condizioni di salute di Patrick George Zaki: è asmatico, dunque un soggetto a rischio di contagio più di altri che si trova in un ambiente – una prigione egiziana – dove più che in altri può propagarsi il virus.
Nella lettera all’ambasciatore Cantini è stato sottolineato come altri stati dell’Africa settentrionale abbiano preso iniziative per decongestionare i centri di detenzione e che un provvedimento del genere è stato sollecitato al governo egiziano all’inizio di aprile anche dall’Alta commissaria Onu per i diritti umani.
La mattina del 7 febbraio, in base a quanto riferito dai suoi avvocati, agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale (NSA) lo hanno arrestato e tenuto bendato e ammanettato per 17 ore durante il suo interrogatorio all’aeroporto.
I pubblici ministeri di Mansoura hanno ordinato la detenzione preventiva di Patrick George Zaki in attesa di indagini su accuse tra cui “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”.
Il 5 marzo, Patrick George Zaki è stato trasferito nella prigione di Tora, al Cairo. Nello stesso giorno, la Commissione Diritti Umani del Senato ha ascoltato l’ambasciatore italiano al Cairo che ha garantito il massimo impegno sul caso.
Patrick George Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
La mobilitazione per Patrick George Zaki rimbalza dalle piazze fisiche alla piazza virtuale dei social.
Bologna c’è!
La vicinanza e il calore del dall’Ara per Patrick George Zaki.#FreePatrick #FreePatrickZakihttps://t.co/Ujag9SAFam@BfcOfficialPage @USIGRai @vditrapani pic.twitter.com/Zf77eeRpr0— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 22, 2020
I can feel all your love even from here.
Sento tutto il vostro amore anche da qui.#FreePatrickZaki @EIPR@amnestyitalia #باتريك_جورج_فين pic.twitter.com/Jeofy8tQdp— Gianluca Costantini (@channeldraw) February 21, 2020
Patrick libero!
Patrick libero!
Patrick libero!#FreePatrickZaki pic.twitter.com/VaPkm4zh47— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 20, 2020
Ieri con @abuondiritto @AntigoneOnlus @ArciNazionale @Artventuno @cgilnazionale @Cild2014 @FnsiSocial @USIGRai abbiamo manifestato di fronte all’ambasciata egiziana per chiedere libertà per Patrick. Stasera al Pantheon faremo sentire ancora più forte il nostro #freepatrickzaki pic.twitter.com/63dSj2ImBs
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 20, 2020
“Forza Bologna!” è una delle poche frasi che Patrick George Zaki ha detto prima dell’udienza del 15 febbraio. Sarebbe bello che il @BolognaFC e i tifosi mostrassero la loro solidarietà a Patrick durante la prossima partita.#FreePatrickZaki @CucchiRiccardo @USIGRai @S4Stwit pic.twitter.com/Jnlkl51S5T
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 19, 2020
#Bologna per Patrick. #FreePatrick pic.twitter.com/AS3XNeno1G
— Comune di Bologna (@Twiperbole) February 17, 2020
Forza Zaki, ti aspettiamo presto allo stadio! pic.twitter.com/Ivcgy0gTlR
— Bologna Fc 1909 (@BfcOfficialPage) February 16, 2020
🔴 Confermata la detenzione di Patrick Zaki. La campagna per la sua scarcerazione prosegue più forte e necessaria che mai. #FreePatrickZaki https://t.co/BDIffyf2aW pic.twitter.com/wvue3xrYCv
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 15, 2020
Attivisti, studenti dell’Alma mater e cittadini di #Bologna: TERZO PRESIDIO IN 4 GIORNI PER LIBERARE ZAKI!#PatrickLibero #FreePatrickZaki @amnestyitalia pic.twitter.com/Rvb0BklEXi
— Portuale madrileno (@DarioBallini) February 12, 2020