“Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”. Il convegno

25 Febbraio 2019

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Dal 17 al 21 febbraio ad Abu Dhabi si è svolta la 14esima edizione di Idex 2019 (International Defence Exhibition).

Si tratta dell’esposizione biennale di sistemi militari: un salone che rappresenta il punto di riferimento per i ricchi acquirenti del Medio Oriente e, soprattutto, per le aziende produttrici di armamenti.

La Marina Militare italiana ha voluto inviare ad Abu Dhabi la fregata Margottini nel salone Navdex, che si tiene in contemporanea a Idex.

Tra le 1.235 aziende di 57 Paesi, la presenza italiana è rilevante: 31 aziende, tra cui oltre ai colossi Leonardo (ex Finmeccanica) e Fincantieri, figurano i produttori di bombe (Simmel Difesa del gruppo francese Nexter), di “armi leggere” (Beretta, Benelli, Tanfoglio, Fiocchi, ma anche la meno nota Mateba), di “materiali da difesa” di ogni tipo e soprattutto di sistemi elettronici.

Un ampio campionario dell’arsenale bellico italiano è dunque presente nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.

A quasi trent’anni dall’entrata in vigore della legge n. 185 del 9 luglio 1990 che ha introdotto nel nostro Paese “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, l’Italia ha ancora un ruolo centrale nell’esportazione di armi.

È per questo motivo che riteniamo fondamentale un continuo e approfondito dibattito sulla tematica.

Il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità” – organizzato a Roma, Palazzo dei Gruppi Parlamentari, per il 1 marzo – rappresenta un’occasione di confronto tra i diversi attori in considerazione del mutato scenario internazionale che pone nuove sfide alla sicurezza comune, alla stabilità di diverse regioni ed alla pace.

Gianni Rufini, direttore di Amnesty International Italia, interviene alla Tavola rotonda pomeridiana prevista dal convegno e dal titolo: “Le esportazioni di sistemi militari italiani e il caso dell’Arabia Saudita“.

Qui il programma completo dell’evento.