La risoluzione del Consiglio di sicurezza sugli aiuti umanitari a Gaza è importante ma non basta

22 Dicembre 2023

© Mohamed Abed/AFP via Getty Images

Tempo di lettura stimato: 3'

Commentando la risoluzione di compromesso approvata il 22 dicembre dal Consiglio di sicurezza, che chiede “misure urgenti per consentire immediatamente l’accesso in condizioni sicure, privo di ostacoli e ampio degli aiuti umanitari” a Gaza e la creazione di “condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità”, la segretaria generale di Amnesty International Agnés Callamard ha così dichiarato:

“C’era molto bisogno di questa risoluzione. Tutti i tentativi di reagire alla catastrofe umanitaria senza precedenti in corso a Gaza vanno apprezzati, ma il testo è palesemente insufficiente rispetto alla carneficina in corso e alle estese distruzioni causate dagli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza occupata. Niente che non sia un cessate il fuoco può essere sufficiente per alleviare le sofferenze di massa dei civili cui stiamo assistendo”.

“Il voto sulla risoluzione, annacquata quanto basta per evitare il veto statunitense, non chiede l’immediata sospensione delle ostilità ma parla di ‘creare le condizioni’ perché ciò accada. Di fronte all’agghiacciante numero di vittime, oltre 20.000, e all’orribile dimensione delle distruzioni e delle devastazioni a Gaza, tutto ciò è semplicemente inaccettabile”.

“È deplorevole che gli Usa abbiano potuto allungare i tempi e minacciare di usare il potere di veto per costringere il Consiglio di sicurezza a indebolire la richiesta, quanto mai necessaria, di un’immediata fine degli attacchi da tutte le parti”.

La risoluzione adottata il 22 dicembre chiede l’istituzione di “un meccanismo” per accelerare la fornitura degli aiuti umanitari a Gaza.

Precedenti bozze della risoluzione, contenenti le richieste di un’urgente “cessazione delle ostilità” o di una “sospensione delle ostilità”, sono state eliminate a causa delle obiezioni degli Usa, che avevano già posto il veto a due risoluzioni del Consiglio di sicurezza, il 18 ottobre e l’8 dicembre.

 

Qui i nostri approfondimenti sulla situazione: Israele-Gaza: una crisi dei diritti umani senza precedenti.