Turchia, oggi la quinta (e ultima?) udienza del processo contro Osman Kavala

21 Marzo 2022

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Aggiornamento del 21/03/2022 –  L‘udienza è stata rinviata al 22 aprile. 


Superati i 1600 giorni di detenzione nelle prigioni turche, oggi il difensore dei diritti umani Osman Kavala affronta, insieme ad altri cinque imputati, la quinta e forse ultima udienza del processo che lo vede imputato di “tentativo di rovesciare il governo”.

Quella di Kavala è una delle più crudeli e assurde persecuzioni giudiziarie contemporanee.

Arrestato nel 2017, Kavala è stato inizialmente accusato di reati relativi all’organizzazione delle proteste di Gezi Park del 2013 contro un progetto di sviluppo urbanistico nel centro di Istanbul. Assolto, è stato nuovamente arrestato e accusato, prima di reati collegati al fallito colpo di stato del 2016, poi di spionaggio. Infine, lo scorso novembre, la nuova e attuale accusa per la quale rischia addirittura l’ergastolo.

Le modifiche dei capi d’accusa non sono altro che uno stratagemma per aggirare le sentenze della Corte europea dei diritti umani che, nel corso di questi anni, ha chiesto la scarcerazione di Kavala ritenendo che l’unico obiettivo della magistratura turca fosse quello di ridurlo al silenzio.

La mancata ottemperanza della Turchia alle sentenze della Corte ha spinto il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa a prendere la rara decisione di avviare una procedura d’infrazione.